Supplex libellus

Marrazzo1.jpgLa Congregazione dei Rogazionisti accogliendo le ripetute istanze di numerosissimi fedeli, nel 2004 ha chiesto al vescovo di Messina di introdurre la causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Marrazzo, dando apposito mandato di procura al Postulatore Generale. In seguito alla sua nomina a Postulatore Generale, P. Angelo Sardone, facendo seguito a quanto già fatto dal suo predecessore P. Riccardo Pignatelli il 26 febbraio 2004, il 16 aprile 2006, ha indirizzato nuovamente il supplex libellus con un compendio biografico più esteso. Il 25 luglio 2006, mons. Giovanni Marra, con apposito decreto, ha reso nota alla sua diocesi l'apertura dell'iter della Causa di Canonizzazione di Padre Marrazzo. Mons. Calogero La Piana, subentrato a mons. Giovanni Marra, il 20 marzo 2008 ha nominato gli Officiali dell'Inchiesta Diocesana (Delegato episcopale, promotore di giustizia e notaio) che compongono il Tribunale Ecclesiastico ed ha aperto la fase diocesana della Causa il 5 maggio 2008, nel santuario di sant'Antonio, a Messina.

Tutto questo per ottemperare a quanto richiesto dalla normativa che prevede che chi intende iniziare una Causa di Canonizzazione, tramite un Postulatore legittimamente costituito e riconosciuto dal vescovo, presenta al vescovo competente il libello di domanda (supplex libellus), con il quale richiede l'istruzione della Causa. Il Postulatore redige un'accurata relazione cronologica sulla vita e l'attività del Servo di Dio, sulle sue virtù, la fama di santità e di segni, senza omettere ciò che pare contrario o meno favorevole alla Causa stessa; gli scritti pubblicati dal Srvo di Dio; un elenco di testimoni, che possono aiutare a riconoscere la verità sulle virtù del Servo di Dio, sulla fama di santità oppure impugnarla.