La gioia di perdonare i peccati
Per padre Giuseppe confessare significa
“fare il mestiere di Dio” e sperimentare qualcosa
della gioia del cielo, dove si fa festa per un solo peccatore pentito.
Non so se vi siete mai chiesti cosa passa nel cuore e nella mente del Sacerdote prima, durante e dopo la confessione. Ci si può veramente sbizzarrire nelle risposte, formulando mille ipotesi, e magari passando da un estremo all’altro. Qualcuno può pensare che il Sacerdote rimanga sorpreso, scandalizzato, ma forse anche edificato non solo per penitenti che non hanno commesso peccato (che non esistono) ma soprattutto perché sinceramente addolora
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Come Gesù misericordioso
Padre Marrazzo nella sua vita ha un unico modello: Gesù misericordioso, inviato dal Padre non per condannare, ma per salvare il mondo. È consapevole di “essere Gesù” che accoglie l’adultera e Zaccheo, risana i lebbrosi, siede in compagnia dei pubblicani e dei peccatori. Si sente nei panni del Padre misericordioso che attende pazientemente il figliol prodigo; sa di essere il buon Pastore che cerca la pecorella smarrita; è consapevole di essere sacramento di Gesù medico, venuto non per i sani, ma per gli ammalati. Si definisce taxista di Dio. Sempre in attesa di “passeggeri” da portare all’unica meta: le braccia del P
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Sfogliando il Vangelo notiamo
un duplice legame tra Gesù e i poveri: fin dall’inizio della missione dichiara di essere inviato ad annunciare il lieto messaggio ai poveri, la liberazione ai prigionieri, la vista ai ciechi, ecc. (Lc 4,18). Per altro verso s’identifica con il prigioniero, l’ammalato, ecc (Mt 25,31). Quindi Gesù soccorre l’umanità ed è soccorso dall’umanità.
SONO AMMALATO E CIECO!
In don Peppino troviamo l’identico movimento: si riconosce povero, ammalato, carcerato bisognoso del Medico celeste e con pari intensità, in forza dell’ordine sacerdotale, si sente inviato agli infermi, carcerati, affamati e assetati nei quali
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Padre Giuseppe Marrazzo rcj:
Voglio essere una preghiera vivente
(Aforisma 361)
di Luigi De Cristofaro
Il piccolo libro L’arte del perdono. Aforismi del Servo di Dio Padre Giuseppe Marrazzo, curato da P. Agostino Zamperini rcj, presenta la figura ed in particolare la spiritualità del sacerdote rogazionista, del quale è in corso la causa di canonizzazione, attraverso una serie di brevi riflessioni e sintetiche meditazioni, in tutto quattrocento, alcune in forma di aforisma, altre esposte attraverso espressioni maggiormente elaborate. Il pensiero formulato nel testo n. 361, che dà il titolo a questo breve intervento, sintetizza in maniera
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