L'Inchiesta è partita!
Mons. Calogero La Piana, arcivescovo di Messina ha introdotto il rito con la celebrazione solenne dei Vespri, animati magistralmente nel canto da oltre 60 coristi sotto la guida solerte del maestro della Cappella Rogate, Angelo Minutoli. Il prelato ha offerto una riflessione appassionata sul valore della santità, tema del corrente anno per la diocesi di Messina-Lipari-S. Lucia del Mela, applicata all'esperienza umana e religiosa di Padre Marrazzo che ha costruito il suo percorso di santificazione particolarmente con la disponibilità sacramentale della riconciliazione, sempre (cioè a tutte le ore, mattino presto, seconda e tarda mattinata, pomeriggio presto, sera e qualche volta anche dopo, ha sottolineato l'arcivescovo) e per chiunque (tutti trovavano spazio nella sua vita e nel suo ministero).
Al termine del rito liturgico, ha avuto luogo l'insediamento del Tribunale che si caratterizza particolarmente per il giuramento prestato dai vari officiali.
Secondo la prassi, prima di tutto il Postulatore Generale P. Angelo Sardone ha letto un saluto al vescovo, ha illustrato la figura di Padre Marrazzo ed ha tracciato la storia e l'iter della preparazione di questo fausto giorno.
Sono seguiti gli altri atti giuridici: la lettura dei vari decreti di nomina degli Officiali dell'Inchiesta Diocesana: Mons. Michele Giacoppo, Delegato episcopale, don Gianfranco Centorrino, promotore di giustizia, mons. Giacinto Tavilla, notaio, della Commissione storica (don Franco Di Natale, salesiano, presidente, don Marcello Pavone, segretario, don Antonio Alfieri, don Cesare Di Pietro e don Giovanni Ferrari, membri). Tutti hanno prestato giuramento.
Il Postulatore che ha presentato la sua nomina e quella del vice-postulatore P. Mario Magro, la lista dei 68 testimoni per le deposizioni. P. Sardone e P. Magro hanno anch'essi giurato di compiere fedelmente quanto è richiesto dalle norme canoniche.
Il tutto è stato verbalizzato da mons. Salvatore Camarda, cancelliere della Curia che ha dato lettura del verbale e poi ha consegnato la documentazione acquisita al notaio della causa mons. Giacinto Tavilla.
Un grande senso di soddisfazione e di gioia profonda sono stati sottolineati da numerosi applausi dell'assemblea durante i vari momenti del solenne rito. In nome di Dio, come più volte è stato detto nelle formule del giuramento, siamo partiti. (A.S.)